I soldati dell’Anabasi
Senofonte era uno dei Diecimila, un'armata di mercenari
greci assoldata da Ciro il Giovane, il cui scopo era usurpare il trono di
Persia al fratello Artaserse II.
Il percorso dei Diecimila dell'Anabasi di Senofonte.
Anche se l'armata dei mercenari fu vittoriosa nella
battaglia sostenuta a Cunassa contro l'esercito dell'imperatore, Ciro non
sopravvisse allo scontro, e la sua morte privò la spedizione di ogni senso: i
Greci, penetrati troppo a fondo nel territorio nemico, dovettero così ritirarsi
verso un porto sicuro, in un ripiegamento che si preannunciava lunghissimo e
pieno di insidie.
Il testo narra infatti di come il generale greco Clearco e
una quantità di suoi ufficiali furono uccisi o catturati per il tradimento
ordito da Tissaferne, e di come lo stesso Senofonte, ritrovatosi generale, lui
che non si riteneva nemmeno soldato, abbia concentrato i propri sforzi
nell'incoraggiamento dei soldati, guidando l'armata sbandata nel lungo viaggio,
durato più di un anno, verso il "Ponto Eusino" (attuale Mar Nero).
Giunto finalmente sulla costa del Mar Nero, presso
Trapezunte (Trebisonda) con il famoso grido "Thálassa! Thálassa!"
("Θάλαττα! θάλαττα!") (il mare il mare) , vedrà però il fallimento
dei suoi propositi di essere l'ecista di una nuova colonia ellenica e dopo
numerose peripezie porterà l'armata a combattere per il re di Tracia Seute II,
ed infine la consegnerà, a Pergamo, al generale spartano Tibrone che stava
allestendo un esercito per una nuova guerra contro i persiani.
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