sabato 21 gennaio 2017

Viet Nam

Le Alte Terre azzurre e blu, lontane
all’orizzonte e qui torna
la luminosa lastra delle risaie.
Sulla groppa del bufalo il bambino
assonnato padrone scalcia senza pensare.
Si incanta
l’airone pellegrino sulle prode.
(La guerra lontanissima appare
ma non ai vecchi in perenne ascolto).
Possa il futuro sorridere
come un canto della mia donna.

sabato 14 gennaio 2017

Numeri, bloggers & Narrazioni

Se ne rendano conto, lor signori,
in questo momento hanno il privilegio di stringere nelle loro mani un ossimoro. Non  temano: anche in me, sino a pochi anni fa, la parola ossimoro suscitava preoccupazione, sembrandomi alludere, per qualche misteriosa ragione, a un animaletto peloso, con dentini aguzzi e occhietti maligni. Adesso l’ho imparato: dicesi ossimoro, dal greco oxùs (acuto) e moròs (sciocco), una figura retorica che consiste di due termini in forte antitesi tra loro, quasi incompatibili . Esempio:’"brivido caldo, disgustoso piacere, eloquente silenzio".
Vi prego della cortesia di un applauso: il geniale passatempo (ossimoro?) che in questo momento vi presento con il calore di una amicizia  che a me sembra già  fondata, i nostri 21 lettori di manzoniana memoria, noi , voi stessi e  chissà chi altri, quando giungeremo al fondo di questa pagina  vareremo   sull’infinito  oceano informatico  un' allegra orchestrina di ottoni, che suonerà interminabilmente Oh, Yellow Submarine (so bene che non è il più bel lascito dei cinque reucci della canzone, ma a me piace così).